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Viaggio in Israele: un solo paese, mille emozioni

Racconti, idee e consigli di Agnese

Il mio viaggio in Israele è stato breve ma intenso: 4 giorni strepitosi in giro per questo meraviglioso paese per scoprirne i luoghi e soprattutto selezionare le strutture da proporre ai miei clienti.

Nonostante la brevità del mio soggiorno, ho avuto l’opportunità di conoscere molti aspetti di Israele. Vale sicuramente un viaggio più lungo anche perché, nonostante sia un territorio abbastanza piccolo, Israele offre tantissimo ai viaggiatori. Questa credo sia stata una delle cose che mi ha da subito colpita: un paese così piccolo ma con così tanto da offrire!

Israele mi ha sempre affascinato, motivo per cui è stata una della prime destinazioni su cui mi sono specializzata. Conoscevo già tante cose su questo splendido paese visto che mi ha sempre affascinato e devo ammettere che visitarlo è stata un’emozione inspiegabile. Una paese dal fascino mistico che incanta chiunque lo visiti!

TEL AVIV: LA CITTÀ CHE NON SI FERMA MAI

Un detto popolare israeliano recita: “Gerusalemme prega e Tel Aviv si diverte”. Niente di più vero, dato che la metropoli israeliana è il centro più vivace di tutto il paese! É una città davvero strepitosa: cosmopolita, innovativa, cool, divertente e molto affascinante. La sola visita di Tel Aviv meriterebbe un articolo tutto suo ma qui mi limiterò a parlare di ciò che mi ha affascinato di più della “città che non si ferma mai”.

Un esempio? I sorrisi dei surfisti che ho incrociato passeggiando sul lungomare di Tel Aviv. Scherzi a parte, la cordialità e la disponibilità della gente del luogo è stata di certo una piacevole sorpresa.

Sì perché Tel Aviv è mare, spiagge, surf, mercatini, quartieri cool, benessere, relax, shopping e divertimento, ma è anche la vera capitale Bauhaus con la maggior concentrazione di edifici della più importante avanguardia di design del Novecento. Dal 2003 è diventata patrimonio dell’umanità Unesco proprio grazie alla sua concentrazione unica di edifici modernisti, con le loro linee semplici ed eleganti, i balconi a nastro e i giardini dal sapore tropicale che abbracciano i visitatori.

Tel Aviv è una città giovane: l’età media della sua popolazione è 34 anni e la voglia di fare festa si respira ovunque. Difficile dire cosa mi sia piaciuto di più di questa città meravigliosa anche se devo ammettere che il suo cuore antico, Jaffa, mi ha subito conquistato. Situata su un piccolo promontorio a ridosso del mare rappresenta un punto di incontro di tradizione e storia (è una delle città portuali più antiche del mondo), con i suoi viali profumati di caffè nero e spezie orientali, le gallerie d’arte e le boutique esclusive inserite in edifici antichi e meravigliosi.

Ricordo ancora la bellissima serata trascorsa a zonzo nelle colorate e luccicanti stradine di Jaffa dove ho mangiato in un posto molto particolare e che ti consiglio di provare, il Cafe Puaa. Il cibo è ottimo, l’atmosfera è giovane e cool e se vuoi puoi fare anche shopping. In questo ristorante infatti puoi acquistare tutto ciò che è esposto all’interno del locale.

Un altro luogo di cui mi sono innamorata è Neve Tzedek, il quartiere bohémien della città, senza dubbio il più caratteristico e cosmopolita di Tel Aviv. Per vivere il lato più artistico e culturale della città non puoi quindi perderti questo quartiere. Soprannominato “la Soho di Tel Aviv“, la sua traduzione è “Oasi della giustizia” perchè accanto alle dinamiche gallerie d’arte, ai moderni atelier e ai caffè mediorientali si celano angoli di tranquillità assoluta. Puoi fare shopping al mercatino delle pulci, assaggiare dolci francesi nei locali con terrazza o farti rapire dalla bellezza dei laboratori di gioielli artigianali. Davvero un luogo incantevole!

GERUSALEMME: L’OMBELICO DEL MONDO

Anche a Gerusalemme sono stata accolta dalla cortesia e dalla gentilezza dei suoi abitanti. Una città con un cuore diviso a metà, un lato moderno e uno antico che si uniscono in un connubio unico al mondo.

Era gennaio e a Gerusalemme faceva freddo, il vento soffiava costante e di sera ci ha accompagnato una debole pioggia. Diciamo il periodo non ideale per ammirare al meglio la città, per cui il mio consiglio è di visitare Gerusalemme in primavera o in autunno anche se in realtà Israele può essere visitato tutto l’anno studiando l’itinerario più consono a seconda dei luoghi e delle stagioni.

Prima tappa, prime emozioni da brividi: visita al memoriale dell’Olocausto “Yad Vashem”, creato in memoria dei martiri del Nazismo caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Una visita da brividi ma obbligatoria, sulle tracce più buie della storia del popolo israeliano.

Gerusalemme è una città viva anche di notte: la prima sera abbiamo scelto di fare un giro e cenare a Mahane Yehuda, il mercato di Giuda, un luogo di movida in città dove puoi mangiare a prezzi bassi, bere una birra circondati da giovani e, volendo, fare quattro salti ballando musica caraibica. Ebbene si, Gerusalemme è anche questo!

Il secondo giorno del mio viaggio, dopo aver visitato altri hotel, ci siamo addentrati nel cuore di Gerusalemme, la parte più antica della città, tra le viuzze della Città Vecchia riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. All’interno della sua cinta muraria si trovano quattro quartieri distinti: quello ebraico, quello cristiano, l’armeno e quello musulmano. La città è costellata di sinagoghe, moschee e chiese ed è visitata in ogni periodo dell’anno dai pellegrini.

Il simbolo della città è la Moschea della Cupola della Roccia, il principale luogo di culto islamico insieme alla Basilica cristiana del Santo Sepolcro, altro simbolo della città, costruita su una preesistente basilica del IV secolo, a sua volta eretta sul luogo tradizionalmente considerato la tomba di Cristo.

Forse il luogo più conosciuto di questa città è l’emblematico Muro Occidentale o Muro del Pianto, luogo sacro per eccellenza degli ebrei, residuo del Tempio costruito da Erode il Grande, re di Giudea. E qui le mie emozioni hanno raggiunto l’apoteosi!

Un luogo fortemente denso di misticismo, storia e sacralità, quello che possiamo definire a mio parere il vero ombelico del mondo. Non ricordo di aver provato simili sensazioni in nessun’altra parte del mondo! Un’atmosfera indescrivibile, da respirare e vivere di persona. Uno dei luoghi più mistici e spirituali che abbia mai visitato.

La piazza è gremita di persone ma nonostante questo ho avvertito una sorta di silenzio. Vicino al muro ci sono persone in piedi, altri fanno brevi inchini ritmici, altri ancora toccano il muro e incastrano pezzi di carta tra le grandi pietre. Mi sono sentita assorbita profondamente dall’atmosfera e dalla magia di quel luogo, tanto da non ricordare con esattezza cosa ho fatto. Ricordo solo di aver lasciato anche io il mio pezzetto di carta scritto nel muro del Pianto.

IL MAR MORTO E IL DESERTO DEL NEGEV

Prima di partire alla volta del deserto del Negev per visitare alcuni kibbutz, ci siamo concessi una breve visita del Mar Morto, un posto unico al mondo in quanto rappresenta il punto più basso della Terra. Conosciuto come mare per la sua salinità, in realtà si tratta di un lago: il suo nome proviene infatti dal fatto che nessuna forma di vita è riuscita a crescere nelle sue acque che sono talmente salate da permettere un galleggiamento spontaneo, senza nuotare.

Questa è una delle esperienze che più attira i visitatori, oltre ai ben noti benefici della acque e dei fanghi presenti nel Mar Morto. E devo dire che è sicuramente un’esperienza divertente quella di riuscire a stare a galla senza nuotare, si può leggere un libro rimanendo comodamente a galla!

Ma ciò che mi è rimasto più impresso è stata la prima sensazione che ho avuto di fronte alla vista del Mar Morto, quella di trovarmi quasi in un deserto galleggiante. Una luce accecante, orizzonti infiniti e paesaggi sconfinati immersi in una valle secca e rocciosa. Anche questo è un luogo da non puoi perdere assolutamente.

Di certo il deserto del Negev, così diverso e unico nella sua conformazione, è stata per me una piacevolissima sorpresa. Sono un amante dei deserti (piacciono anche a te? Leggi l’articolo che ho scritto sui deserti!) e qui mi sono trovata di fronte ad un luogo molto diverso da quello che comunemente è il nostro immaginario. Tra l’altro, a differenza delle altre zone della terra in cui esso aumenta, qui regredisce sempre più… Strano, ma vero!

Se il deserto del Negev a prima vista sembra un mare di sabbia e di pietre, in realtà questa area desertica nasconde antiche città, tesori geologici, piscine naturali e vigneti sorprendenti.

Una vera chicca è senza dubbio Mitzpe Ramon, un posto davvero spettacolare, un luogo che entra nell’anima, un paesaggio lunare, onirico, proprio nel cuore del deserto. Si trova su un promontorio e si affaccia su una grande depressione, nota come Cratere di Ramon (Makhtesh Ramon). Una formazione geologica unica nel suo genere nelle cui profondità abitano animali selvatici, volpi, lupi e branchi di stambecchi che puoi vedere da vicino in quanto ormai si sono abituati alla presenza delle persone.

Fonte: https://www.timeout.com/israel/attractions/the-magic-of-mitzpe-ramon-a-complete-guide-to-the-desert-town

PARTI PER ISRAELE E SCOPRI UN LUOGO UNICO

Israele è un paese eccezionale, ricco di storia, cultura, tradizioni e paesaggi che ti lasceranno senza parole ed è difficile per me dire cosa mi sia piaciuto di più. La cosmopolita Tel Aviv con i suoi edifici di stile Modernista, la mistica Gerusalemme, il rilassante Mar Morto e l’incredibile deserto del Negev sono tutti posti da visitare e vivere, in grado di trasmettere emozioni diverse e stupefacenti.

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